− MATERA −
I Sassi di Matera sono un insediamento urbano derivante dalle varie forme di civilizzazione ed antropizzazione succedutesi nel tempo.
Da quelle preistoriche dei villaggi trincerati del periodo neolitico, all’habitat della civiltà rupestre di matrice orientale (IX-XI secolo), che costituisce il sostrato urbanistico dei Sassi, con i suoi camminamenti, canalizzazioni, cisterne; dalla civitas di matrice occidentale normanno-sveva (XI-XIII secolo), con le sue fortificazioni, alle successive espansioni rinascimentali (XV-XVI secolo) e sistemazioni urbane barocche (XVII-XVIII secolo), fino all’attuale recupero iniziato a partire dalla legge del 1986.
Nel corso di una splendida passeggiata vi consigliamo di visitare:
- I Sassi, la città antica completamente scavata nella Roccia Calcarea, che nel 1993 è stata il primo sito dell’Italia meridionale ad essere stato iscritto alla lista dei patrimoni mondiali UNESCO.
- Cantina Storica: questa struttura è costituita da due locali scavati l’uno dentro l’altro, su due livelli differenti. È di rilevante interesse grazie alla presenza di antichi “palmenti” in cui veniva pigiata l’uva.
- Casa Grotta: tipicamente arredata, con mobili e attrezzi d’epoca per avere un’idea precisa di come era organizzata la vita contadina nelle case dei Sassi, descritta da Carlo Levi nel libro “Cristo si è fermato ad Eboli”. Grottone Naturale: una grande grotta formatasi naturalmente senza alcun intervento da parte dell’uomo.
- Chiesa Rupestre di San Pietro in Monterrone: questa chiesa prende il nome dal masso del Monterrone in cui è stata scavata ed è dimostrazione tangibile di quella che chiamiamo “architettura al negativo”: scavata e non costruita. La chiesa ha cambiato destinazione d’uso nel tempo: la sua fisionomia attuale, infatti, dimostra come essa sia stata utilizzata – dopo l’abbandono da parte dei monaci – come legnaia, cantina e cava di tufo.
- Chiesa di San Pietro e Paolo Caveoso: La chiesa di S.Pietro Caveoso venne eretta nel XVII secolo sul luogo di un precedente edificio religioso. Dalla piazza si può ammirare uno dei più suggestivi panorami dei Sassi.
- Laboratorio artigianale: Una visita presso un laboratorio artigianale che spiegherà la lavorazione della terracotta e della cartapesta. Matera è famosa per il suo artigianato e numerose sono le botteghe e i maestri che di generazione in generazione lavorano argilla e tufo per realizzare manufatti e utensili che ancora caratterizzano la storia della nostra città.
Matera, per formazione geologica e per tipica struttura urbana, può essere considerata uno dei centri più importanti della civiltà rupestre che dal paleolitico giunge fino ai nostri giorni. Il comprensorio intorno alla città di Matera è ricchissimo di affascinanti luoghi da visitare, tra i quali spicca il Parco delle Chiese Rupestri.
Istituito con provvedimento regionale, il Parco occupa una superficie di 8000 ettari tra i comuni di Matera e Montescaglioso ed è situato su di un altopiano la cui quota varia dai 300 ai 500 m.
A prima vista appare come un deserto roccioso punteggiato di vegetazione bassa, inciso da profondi canyon, dirupi vertiginosi, modellato dagli eventi atmosferici sugli estesi pianori e solcato dal lento scorrere del torrente Canopro, meglio noto come Gravina di Matera.
Nei secoli questa area ha dato vita a quella che si può propriamente definire come “civiltà rupestre”.
La Murgia era, nei tempi andati, il regno dei pastori e dei mandriani, una vera e propria classe sociale che con i suoi riti e tradizioni offriva un notevole contributo alla “civiltà contadina” e più in generale a tutta la civiltà rupestre che oggigiorno, attraverso lo studio e la ricerca, acquista il valore storico che le compete.
Una civiltà che ha avuto la sua massima espressione nel fenomeno delle chiese rupestri che rendono la Murgia partecipe, unitamente alla Cappadocia con le sue valli di Goréme ed Ilhara, della Siria, della Tunisia o del lontano Tigrai, del grande fenomeno rupestre del bacino del Mediterraneo.
Le chiese rupestri (155 a oggi accertate) sono architetture religiose spesso affrescate, ricavate in grotte preesistenti modificate o scavate per essere dedicate al culto. Un patrimonio considerato un “unicum” nel suo genere ed oggi annoverato tra le aree protette della Regione Basilicata.